La moda subirà dei cambiamenti, i 5 trend del 2021 secondo McKinsey

La moda sta decisamente cambiando, e l’anno corrente ne darà prova. Più sostenibilità, meno sprechi, più attenzione al cliente e allo sviluppo delle piattaforme digitali. Ecco i 5 trend!

Il periodo di stop dovuto al Covid-19 sta mettendo alla prova il settore moda. I brand stanno cercando di trovare delle soluzioni per ripartire e far vedere le loro collezioni, aumentando così guadagni rispetto al 2020.

Five charts that set the tone as New York Fashion Week 2021 kicks of è il titolo della nuova ricerca condotta da McKinsey, pubblicata in occasione della New York Fashion Week. In particolare segnala i 5 trend a cui le aziende del comparto moda devono fare attenzione:

  • calo della domanda
  • sostanziale passaggio allo shopping digitale
  • rinnovata attenzione dei consumatori verso i valori dei brand
  • minore peso del travel retail
  • nuova mentalità basata su concetto di ‘less is more’

Le aziende per riprendere le vendite dovrebbero guardare al altri mercati, raddoppiare le categorie, i canali e i territori più performanti. E’ indubbio poi che i mesi di lockdown hanno visto l’aumentare dell’utilizzo del web per gli acquisti. Lo shopping digitale è diventato fondamentale nel 2020 ed ha subito una grossa accelerazione. Si prevede che nel 2021 gli operatori  operatori della moda abbracceranno e ottimizzeranno l’esperienza online e il mix di canali, trovando al contempo il modo di integrare un autentico “human touch”. Bisognerà aspettarsi più livestreaming, abbigliamento virtuale di marca per avatar, e collaborazioni tra aziende di moda e videogiochi.

I valori del brand vengono messi davanti a tutto, i compratori sono molto attenti. Soprattutto ai diritti dei lavoratori, il 66% ha dichiarato che smetterebbe o ridurrebbe significativamente gli acquisti di un brand che non tratta equamente i propri dipendenti o i dipendenti dei propri fornitori.

Sicuramente si viaggerà molto meno, non si sa ancora per quanto, ma di certo ancora per qualche anno. Per cui diventa necessario concentrarsi su un migliore impegno con i clienti locali e su investimenti strategici in mercati in rapida ripresa come la Cina. E pensare già al post Covid!

Infine cambia la mentalità del consumatore, la nuova è “less is more”, che include una preferenza per beni più duraturi, di qualità superiore e prodotti in modo sostenibile. I dirigenti della moda stanno rispondendo a queste nuove pressioni mettendo tra le priorità la riduzione degli articoli in magazzino, ridurre le scorte in eccesso…

Fonte: pambianconews.com