Come sarà lo shopping natalizio quest’anno? Sono previsti dei cali alle vendite rispetto agli anni passati?
Secondo una nota di Confimprese, infatti, “a fronte della dinamica delle vendite registrata nei primi 10 giorni di shopping di dicembre, le aspettative del retail non food sono fortemente negative”. A confermarlo è una flash survey del Centro studi dell’associazione, secondo cui l’86,4% delle aziende si aspetta un’inchiodata nelle vendite di Natale 2020 rispetto a quanto registrato lo scorso anno, con un trend negativo atteso compreso nella forbice tra -30 e -34 per cento.
“Questi sono gli effetti delle restrizioni che hanno imposto la chiusura degli esercizi nei centri commerciali nei fine settimana, con il risultato che le vendite nei centri storici non bastano da sole a risollevare il comparto”, ha commentato Mario Resca, presidente Confimprese. “Il periodo di dicembre vale il 20-25% dei ricavi dell’intero anno, di conseguenza stiamo regalando un assist formidabile all’online, che è un competitor sleale e poco democratico, non ha costi fissi e non paga tutte le tasse in Italia, perché i Paesi dell’Ue non riescono a fare fronte comune su una battaglia decisiva per la sopravvivenza del retail fisico”.
A proposito della ‘faida’ tra online e offline, si ricorda che, secondo i dati di Fismo, l’associazione delle imprese del commercio moda Confesercenti, le chiusure forzate porterebbero aver comportato un travaso generale di 83 milioni di euro di vendite al giorno dai negozi fisici al web durante il periodo del Black Friday. Per quanto riguarda il solo comparto di abbigliamento e accessori, la cifra sarebbe sui 25 milioni di euro al giorno.
Fonte: pambianconews.com