Lo stilista Kenzo morto con coronavirus

(FILES) This file photo taken on June 16, 2010 shows Paris-based Japanese designer Kenzo Takada, aka "Kenzo", posing near some of his self-portrait paintings in Paris. - Japanese designer Kenzo Takada has died at the age of 81, from the novel coronavirus, Covid-19, his spokesperson announced in Paris on October 4, 2020. Takada was the founder of the French luxury fashion house Kenzo, founded in 1970 and owned by parent company LVMH. (Photo by Fred DUFOUR / AFP)

Lo stilista giapponese Kenzo è morto con coronavirus all’età di 81 anni. “E’ deceduto domenica 4 ottobre 2020 presso l’American Hospital di Neuilly-sur-Seine”, ha annunciato un portavoce in una nota. Kenzo è stato il primo stilista giapponese a stabilirsi a Parigi, dove ha sviluppato tutta la sua carriera raggiungendo la fama internazionale.

Nato nella prefettura giapponese di Hyogo nel 1939, quinto di sette figli, dopo aver frequentato la scuola di moda Bunka Gakuen di Tokyo, nel 1965 Kenzo si trasferisce a Parigi dove assiste alle sfilate di Cardin, Dior, Chanel e collabora, tra gli altri, con la casa di moda Feraud e con la rivista Jardin des modes. Nel 1970 apre la boutique Jungle Jap, il suo primo negozio nella Ville Lumiere, e crea un suo brand, Kenzo.

Nelle sue creazioni originali forme e disegni mutuati dalla tradizione giapponese si fondono con lo stile europeo e con la cultura delle metropoli come New York. Interpreta il ‘flower power’ con stampe jungle e richiami alla simbologia della natura, rivoluzionando il gusto anni ’70 e ’80. Alle collezioni per donna e uomo si aggiungono nel 1977 quella per bambini e, dal 1988, una linea di profumi.

Il marchio Kenzo dal 1980 è divenuto una società (presieduta da F. Baufumé) acquistata nel 1993 dalla LVMH Arnault, che è stato il direttore creativo fino al 1999, dal 2000 è stato sostituito dallo stilista scandinavo R. Krejberg.

Che sia un caso che Kenzo sia morto nella settimana della moda parigina, luogo di nascita professionale e luogo in cui presiedeva ogni anno?

Fonte: ansa.it