La moda riparte. Uno dei primi stabilimenti ad aprire, lo scorso 20 aprile, è stato quello Gucci a Scandicci.
Specializzato in ricerca e sviluppo e nelle attività di progettazione e realizzazione di prototipi e campioni per pelletteria e calzature Gucci, l’ArtLab riapre i cancelli solo per un numero ristretto di addetti. Marco Bizzarri, residente e CEO di Gucci, afferma:
Dall’inizio di questa emergenza, prima ancora che si parlasse ufficialmente di pandemia, la salute delle persone è stata al centro di tutte le decisioni che abbiamo preso. La salute di tutti noi era, è, e resterà sempre l’assoluta priorità di Gucci. Dopo un’attenta riflessione abbiamo preso la decisione di riaprire la prototipia di ArtLab, in accordo con le organizzazioni sindacali e garantendo il massimo livello di sicurezza e con tutte le precauzioni necessarie, definite con l’aiuto di scienziati di comprovata competenza. Questo ci permetterà di gettare le basi per una più ampia riapertura delle nostre sedi produttive e il riavvio della filiera del Made in Italy, quando consentito.
La sicurezza è al primo posto e per evitare il contagio sono state implementare le misure di prevenzione. Si parte dall’ormai consueta misurazione della temperatura, per poi passare a rifornire i dipendenti con un kit anti-contagio costituito da 3 mascherine, 2 paia di guanti,1 paio di occhiali protetti e di kit igienizzanti per la pulizia di postazioni. Inoltre l’azienda garantisce la sanificazione giornaliera degli spazi e dei macchinari. E per essere ancora più vicino agli addetti, Gucci mette disposizione dei dipendenti autovetture aziendali per promuovere lo spostamento individuale ed evitare il ricorso ai mezzi pubblici.
Ed il necessario distanziamento sociale è garantito negli spazi condivisi come mensa, spogliatoi e aree break.
Fonte: fashionnetwork.com