Da Prada a Scervino: continua la solidarietà della moda per l’emergenza Coronavirus

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Prada, su richiesta della regione Toscana, ha avviato la produzione di 80.000 camici e 110.000 mascherine, per il personale sanitario della Regione.

Lo ricorda una nota del gruppo in cui si precisa che “Il piano prevede consegne giornaliere che saranno ultimate in data 6 aprile. Camici e maschere sono prodotti internamente presso l’unico stabilimento del Gruppo – Prada Montone (Perugia) rimasto operativo a questo scopo e da una rete di fornitori esterni sul territorio italiano”.

Sulla stessa scia di Prada, Toni Scervino, amministratore delegato della maison Ermanno Scervino, ha risposto all’appello della regione Toscana per fabbricare dispositivi di protezione contro il contagio del coronavirus, destinati agli operatori sanitari. Un aiuto offerto del tutto gratuitamente.


Oltre a Scervino, hanno risposto all’appello i nomi più blasonati dell’industria del fashion che ha i suoi poli produttivi in Toscana: Gucci, Salvatore Ferragamo, Fendi, Celine, Serapian con pelletteria Richemont, Prada, Valentino.


“L’assessore regionale Saccardi ci ha chiamati, e noi ci siamo subito messi a disposizione”, spiega Scervino, che loda l’operato delle sarte impegnate ogni giorno a cucire mascherine e camici: “Questa è la bella Italia – aggiunge – mi commuovo a dirlo”.


Il materiale utilizzato dalle sarte di Scervino è il tessuto non tessuto (Tnt), il cui uso è indicato dalla Regione sulla scorta delle analisi di laboratorio condotte da PontLab e dall’Università di Firenze, e che viene fornito alla maison da aziende di Prato: tutti i giorni gli incaricati dell’azienda portano le pezze di Tnt, gli elastici e i ferretti a casa delle sarte, ritirando nell’occasione anche i dispositivi già realizzati, destinati alle aziende sanitarie e alle residenze sanitarie assistenziali della Toscana. “Abbiamo saputo che non hanno questi dispositivi – dice Scervino – e noi con questo vogliamo contribuire a tutelare i nostri anziani”.

Fonte: ANSA