Il brand fiorentino, Malo, famoso per la sua produzione di capi in cashmere lancia il servizio di rigenerazione dei suoi maglioni
Ciò di cui si parla maggiormente in questo periodo è la sostenibilità, anche in fatto di vestiti. In questa prospettiva si suggerisce di dare una seconda vita ai capi evitando gli sprechi. La storica azienda fiorentina, pertanto, ha pensato di dare ai suoi clienti la possibilità di rigenerare i capi Malo in cashmere, lana e fibre naturali di qualsiasi età.
Il primo step consiste nel portare il capo in una delle Boutique Malo e farlo valutare dal personale del negozio. Ove possibile, verrà mandato in laboratorio. Successivamente sarà riparato, lavato con cura grazie all’uso di saponi delicatissimi che rendono le fibre ancor più morbide al tatto. Dopo il lavaggio vine eseguita la rasatura, essenziale per eliminare eventuali “pallini” dovuti all’utilizzo negli anni. In questa fase il capo viene delicatamente pettinato a mano in tutte le sue parti. Dopo il trattamento ogni capo riprende corpo e lucentezza, rimesso a nuovo per una nuova vita. Ed infine l’ultimo step è andare nella stessa boutique di consegna e ritirare il nostro maglione rigenerato.
Il presidente e proprietario della Malo, Walter Maiocchi, afferma:
Ogni nostro capo è fatto per durare nel tempo, lascia i laboratori fiorentini praticamente perfetto in ogni dettaglio, sarà poi la storia di chi l’ha scelto a renderlo unico. Un maglione dalla vestibilità perfetta, una sciarpa calda e avvolgente, qualcosa di regalato, tramandato, più volte indossato, ognuno possiede un capo speciale in grado di riportare alla mente ricordi, di risvegliare emozioni. I capi più preziosi sono creati per durare nel tempo, sono parte della vita, elementi del ricordo
Insomma si parla di una qualità molto alta, fatta per durare nel tempo. Questo servizio prende il nome di Malo forever.
E’ possibile acquistare un capo Malo nell’ e-commerce dedicato o nelle boutique presenti a Roma, Milano, Forte dei Marmi, Porto Cervo, Porto Rotondo, Venezia e tanti altri.
Fonte: http://www.ansa.it/