
Firenze- Nei giardini di Villa Palmieri, tra piante e aiuole che disegnano labirinti, sfila l’uomo di Clare Waight Keller, direttrice creativa della maison Givenchy ospite d’onore di Pitti Uomo 96.
Baudelaire, il poeta maledetto, viene evocato dalla designer inglese attraverso completi con giacche tre bottoni o doppio petto, dai volumi ampi, che sposano nuance di chiaroscuro, per superfici la cui narrazione evoca la poesia tenebrosa dell’autore de Les fleurs du mal. Lo stile a-gender è protagonista, anche le modelle indossano i capi maschili e la palette di colori si tinge infatti delle sfumature pallide della rosa damasco, del panna, del blu polvere e del rosso, affiancate dai toni notturni del blu notte, bordeaux e canna di fucile. Per sottolineare ciò, la stilista è stata brava a creare oltre dieci modelli di pantaloni da abbinare alle giacche ed a proposito afferma:
In realtà ho disegnato dieci tipi di pantaloni diversi da cambiare con le giacche nei miei 60 outfit. Perché non è giusto che le donne possano contare su linee di gonne diverse e agli uomini, invece, siano proposti, stagione dopo stagione, una vestibilità dominante” In realtà ho disegnato dieci tipi di pantaloni diversi da cambiare con le giacche nei miei 60 outfit.
Clare Waight Keller mostra la sua devozione a Hubert de Givenchy attraverso la sfarzosità barocca che rinasce nei jaquard italiani d’archivio, con i soprabiti e i pantaloni che si trasformano lasciandosi alle spalle i motivi floreali per abbracciare nuove forme pixellate. Pensa alle giacche damascate
Pensavo anche ai disegni della tappezzeria, a quei tappeti antichi che sono in tutti i palazzi di Firenze. Poi lo zio del marchese Hubert de Givenchy fabbricava tappeti”
Ed al rapporto tra l’Italia e la Francia:
Ho voluto creare una commistione di estetica di mondo antico e moderno, per la mia collezione-debutto con l’uomo, su cui ho riflettuto per due anni prima di realizzarla. Ma ho voluto evidenziare anche il legame tra Italia e Francia. Voglio trasmettere un’energia palpabile, un senso di urbana mascolinità che nasce a Parigi e raggiunge i colli fiorentini. Potete percepire l’unione tra questi paesi con i disegni dei giardini alla francese e all’italiana che sono a Villa Palmieri, dove si respira anche molta sensualità, visto che il Boccaccio ci ha scritto il Decamerone.
Ecco qualche look direttamente dalla passerella:
Fonte: https://it.fashionnetwork.com Foto: https://www.vogue.it/